Il patto del fiume Simeto

è un piano di natura contrattuale, sottoscritto volontariamente dai Comuni e dalle Associazioni della Valle Del Simeto (un’area che include le città di Paternò, Adrano, Santa Maria di Licodia, Biancavilla, Belpasso, Centuripe, Motta S. Anastasia, Ragalnae e Regalbuto) sotto l’egida dell’Università degli Studi di Catania e dell’Associazione Vivisimeto. Il documento identifica principi, azioni concrete e singole responsabilità per la promozione dello sviluppo della Valle del Simeto in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale.

La finalità del Patto è di migliorare la qualità della vita delle comunità antropiche (viste come interdipendenti dalle altre specie viventi e dalle risorse naturali della Valle) incrementando le opportunità (lavoro, cultura, rapporti sociali e affettivi) per vecchi e nuovi abitanti attraverso:

  • la rilettura di valori ed errori del passato;
  • la riconfigurazione delle politiche e delle pratiche dell’abitare sulla base di un principio di ricucitura del rapporto tra uomo, società e ambiente;
  • l’attuazione dei principi dell’economia sostenibile e solidale (riuso, riciclo, inclusione sociale, equità, emancipazione, legalità);
  • la rigenerazione del rapporto tra le comunità insediate e il sistema fiume, inteso non solo come asta fluviale ma tutto il territorio (componenti ambientali, sociali, produttive, ecologiche, ecc.) basato su un sistema di valori e regole condivise.